giovedì 27 giugno 2013

Mal di testa? Prova con la musicoterapia!

Secondo i suggerimenti dei maggiori esperti di musicoterapia, c'è un tipo di melodia e 
armonia musicale per alleviare i più frequenti disturbi. Se avete mal di testa provate ad ascoltare "Sogno d'amore"  di Liszt o "Serenade" di Schubert; se soffrite di insonnia provate con i "Notturni" di Chopin oppure con il "Canone" di Pachelbel; ed infine, per l'armonia del vostro ambiente  si consiglia tutto Mozart.
La musicoterapia è una tecnica curativa che utilizza la musica in tutte le sue forme con la partecipazione attiva o passiva del paziente.
Essa ricorre alle diverse melodie come metodo per guarire o ridurre vari problemi di salute.
L'idea di fondo è riconoscere che la maggior parte delle malattie hanno origine nel cervello, il quale poi trasmette ad una parte del corpo uno stimolo determinato che riproduce una malattia.
Con la musicoterapia si cerca di fare arrivare al cervello degli stimoli che lo portino al rilassamento o all'annullamento di quelli che riproducono la malattia, attraverso differenti melodie con le quali si possono ottenere effetti sorprendenti.
Sebbene la musicoterapia si conosca sin dall'antichità, è stato solo a partire dalla seconda metà del secolo scorso che essa è stata impiegata nella medicina recuperativa.  
Attualmente viene applicata agli squilibri nervosi, ha influenza  positiva sul cuore e 
sui polmoni, è stata sperimentata nei casi di alcolismo, droghe e come prevenzione dei suicidi, ma c'è ancora tanto da approfondire.
Lo schema base di lavoro in questa disciplina prevede tre aspetti: l'interazione positiva del paziente con altre persone, l'autostima e l'impiego del ritmo come elemento generatore di energia e di ordine.
 La musicoterapia agisce come motivazione per lo sviluppo dell'autostima, con tecniche che provocano nell'individuo sentimenti di autorealizzazione, fiducia in se stesso, soddisfazione e molta sicurezza in se stesso.
Il ritmo, elemento basilare, dinamico e potente nella musica, è lo stimolo orientatore dei processi psicomotori che promuovono l'esecuzione dei movimenti controllati: spostamenti per prendere consapevolezza dello spazio, sperimentati attraverso il proprio corpo.
Lo strumento sonoro più potente secondo molti terapeuti del suono è il canto armonico, una tecnica di canto che permette a una singola voce di produrre simultaneamente due o più suoni distinti.
 Attraverso le nostre proprie voci, possiamo proiettare alla parte malata la frequenza di risonanza corretta, e restituire la sua frequenza normale.
 Secondo John Beaulieu, musicoterapeuta americano, l'intonazione armonica va a colpire  perfino il flusso della kundalini delle tradizioni mistiche, e può essere messo in relazione con i "mantras" tibetani creati per ripulire i "chakras" e risvegliare la propria energia per raggiungere l'illuminazione.

Nessun commento:

Posta un commento