domenica 30 giugno 2013

Hai paura di volare? Come fare per ridurre i suoi effetti

Si chiama aviofobia o aereofobia, e al contrario di quanto si possa pensare, la paura di prendere l'aereo colpisce una persona su due, e molti la vivono in segreto, senza comunicare il disagio ad altri.
Questo disagio provoca stati d'ansia e sofferenza nelle persone di ogni età, che hanno un buono stato di salute psichica, e secondo il parere degli esperti,  non  c'è correlazione con altre problematiche di origine psicologica. I sintomi più frequenti associati a questo disturbo sono: uno stato d'ansia generalizzato,tensione muscolare, panico, tachicardia, sudorazione e la paura di precipitare nel vuoto o che possa accadere qualcosa durante le turbolenze.
Dal momento che l'aereo è diventato il mezzo di trasporto più veloce ed economico per motivi di lavoro o per viaggi di piacere, l'aviofobia può limitare molte persone nella loro attività lavorativa e privata.

Gli psicologi hanno approfondito le cause di questo disturbo e hanno rilevato che  la paura di volare può presentarsi nella vita delle persone come la sola forma d'ansia e spesso come una paura insormontabile, sia per chi è costretto da ciò a rinunciare a prendere l'aereo e sia per chi riesce a volare ma lo fa con grande sofferenza.
La paura di volare è associata al fatto che l'aereo è sospeso in aria e che la persona non ha alcun controllo su quello che succede, vive uno stato di costrizione, perchè non può aprire i finestrini, non può scendere, nè tantomeno  pilotare.  La mancanza di controllo che la persona ha durante il volo innesca un meccanisco psicologico che lo fa   sentire vulnerabile, sfociando nel panico o nell'ansia.
Che fare quindi contro questa " fobia" moderna?
Gli psicologi consigliano di considerare quanto hanno evidenziato sulle reali cause del disagio, di essere tranquilli sulla sicurezza della struttura degli aerei e sulla normalità di alcune sensazioni provate dal corpo durante la fase di decollo o durante le turbolenze.
Si può chiedere aiuto e sostegno al personale di bordo addestrato anche per questo, se durante il volo  ci si sente ansiosi; sapere che c'è qualcuno competente che può aiutare di solito dà tranquillità.
Infine, se non si riesce con l'autocontrollo e si è costretti a prendere l'aereo, si può fare ricorso ai farmaci che allentano lo stato d'ansia.

giovedì 27 giugno 2013

Mal di testa? Prova con la musicoterapia!

Secondo i suggerimenti dei maggiori esperti di musicoterapia, c'è un tipo di melodia e 
armonia musicale per alleviare i più frequenti disturbi. Se avete mal di testa provate ad ascoltare "Sogno d'amore"  di Liszt o "Serenade" di Schubert; se soffrite di insonnia provate con i "Notturni" di Chopin oppure con il "Canone" di Pachelbel; ed infine, per l'armonia del vostro ambiente  si consiglia tutto Mozart.
La musicoterapia è una tecnica curativa che utilizza la musica in tutte le sue forme con la partecipazione attiva o passiva del paziente.
Essa ricorre alle diverse melodie come metodo per guarire o ridurre vari problemi di salute.
L'idea di fondo è riconoscere che la maggior parte delle malattie hanno origine nel cervello, il quale poi trasmette ad una parte del corpo uno stimolo determinato che riproduce una malattia.
Con la musicoterapia si cerca di fare arrivare al cervello degli stimoli che lo portino al rilassamento o all'annullamento di quelli che riproducono la malattia, attraverso differenti melodie con le quali si possono ottenere effetti sorprendenti.
Sebbene la musicoterapia si conosca sin dall'antichità, è stato solo a partire dalla seconda metà del secolo scorso che essa è stata impiegata nella medicina recuperativa.  
Attualmente viene applicata agli squilibri nervosi, ha influenza  positiva sul cuore e 
sui polmoni, è stata sperimentata nei casi di alcolismo, droghe e come prevenzione dei suicidi, ma c'è ancora tanto da approfondire.
Lo schema base di lavoro in questa disciplina prevede tre aspetti: l'interazione positiva del paziente con altre persone, l'autostima e l'impiego del ritmo come elemento generatore di energia e di ordine.
 La musicoterapia agisce come motivazione per lo sviluppo dell'autostima, con tecniche che provocano nell'individuo sentimenti di autorealizzazione, fiducia in se stesso, soddisfazione e molta sicurezza in se stesso.
Il ritmo, elemento basilare, dinamico e potente nella musica, è lo stimolo orientatore dei processi psicomotori che promuovono l'esecuzione dei movimenti controllati: spostamenti per prendere consapevolezza dello spazio, sperimentati attraverso il proprio corpo.
Lo strumento sonoro più potente secondo molti terapeuti del suono è il canto armonico, una tecnica di canto che permette a una singola voce di produrre simultaneamente due o più suoni distinti.
 Attraverso le nostre proprie voci, possiamo proiettare alla parte malata la frequenza di risonanza corretta, e restituire la sua frequenza normale.
 Secondo John Beaulieu, musicoterapeuta americano, l'intonazione armonica va a colpire  perfino il flusso della kundalini delle tradizioni mistiche, e può essere messo in relazione con i "mantras" tibetani creati per ripulire i "chakras" e risvegliare la propria energia per raggiungere l'illuminazione.

martedì 25 giugno 2013

FROM A CREATIVE ITALIAN IDEA: BED&LEARN

What is Bed&Learn? It means you can travel teaching what you know or you can host learning what you like.
The old concept of exchange has been renewed in a creative way, giving life to a beautiful project, that of travelling and teaching your own talents, or hosting for learning what you like.  The idea is all Italian, it was born in a small village between Chieti and Pescara, San Giovanni Teatino, and its creator is the entrepreneur Armando Verdini and his team of the computer firm Tinfor Srl. The brilliant idea  comes out of a discussion within the work group speaking of a lesson of English: and what if the teacher is hosted in exchange for his/her lessons? At this point, from the hypothesis to the computer making of the idea the footstep is short and the project Bed&Learn and its web site are born: www.bedandlearn.com.
Armando Verdini explains that: "It deals with a site in which you can freely register, specifying where you would like to go and what to teach, interweaving your own applications with those who make their own hospitality available in order to learn something they like." As an entrepreneur Armando knows that he will need funds to promote the site, partially money will arrive from the advertising and then a base of crowdfunding could be thought for getting some financings.

 Their ambition is entrepreneurial, Bed&Learn wants to become a base open to everybody, a real net of contributors, a structure with people who travel for verifying what is offered and to give guarantees to their own affiliates. Something has been  moving up with the registrations, because the Net is a means of opportunity exchange with a great potential and, at the same time, some B&B structures  have already offered their support, in the periods of low tourist flow.
This private enterprise wants to meet the need to save money, but we must not underestimate the deeper need of nowadays women and men, who want to travel to make new experiences,to share and meet new people and cultures. Congratulations to Armando and his co-workers!
It's the right way to start anew, with our ideas, our talents and our creativity. Let's start to make a list of what we can do and share them with others, let's not get stuck to what we lost, let's look ahead. Ad maiora!

domenica 23 giugno 2013

Gratitudine

   Quante volte hai detto GRAZIE oggi? 
Grazie per essere vivo, grazie per poter vedere la bellezza  della natura e della luna piena stasera; grazie per poter sorridere, per poter bisticciare e poi fare pace con il tuo amato/a; grazie per poter esprimere quello che senti, per poter pensare, sognare, amare....
Conta le tue benedizioni e non dare le cose per scontate, ti lascio una preghiera di gratitudine e ti auguro un ottimo inizio di settimana! :-)
Grazie amico/a per essere il mio specchio..



"Ogni giorno al tuo risveglio pensa:
Oggi sono fortunato perché
mi sono svegliato
Sono vivo
ho il dono prezioso della vita
Non lo sprecherò.
Userò tutte le mie energie
per migliorare me stesso,
per aprire il mio cuore agli altri,
lavorerò per il loro beneficio.
Avrò solo pensieri gentili verso gli altri,

 non mi arrabbierò
e non penserò male di nessuno.
Aiuterò gli altri il più possibile
mettendo la mia vita al loro servizio."
Preghiera Tibetana


Come vivere i più semplici gesti quotidiani con consapevolezza

Buon pomeriggio a  te che mi leggi!
Stamattina, mentre stiravo le camicie di mio figlio e facevo altre faccende, mi sono ricordata delle parole del grande Maestro spirituale Osho, che voglio condividere qui. Il vivere "qui e ora" di cui si parla tanto e si legge anche, è semplicemente il vivere ogni gesto della nostra vita  prestando attenzione a quello che facciamo, facendolo con rispetto e sacralità, perchè dietro ogni nostro atto c'è vita, sempre,  c'è gratitudine perchè possiamo farlo, in caso contrario perdiamo quell'esperienza. Faccio un esempio banale: se mentre pranziamo  stiamo pensando alle bollette da pagare, o al cliente che vedremo fra poco, l'esperienza del nutrimento va persa ed è inquinata da pre-occupazioni che ancora non sono. Vivere il qui ed ora  ci conduce a vivere momento per momento consapevolmente,  focalizzando l'attenzione su quello che siamo Ora. :-)

 "Purificazione" di Osho
<Qualunque cosa facciate, realizzatela con profonda consapevolezza, quindi, anche le piccole cose diventano sacre. Allora, pulire e cucinare diventano cose sacre: si fa culto di esse. Il problema non è l'attività che stai facendo, ma come la stai facendo. È possibile pulire il pavimento, come se tu fossi un robot, un oggetto meccanico. Devi pulirlo, quindi lo fai. Ma cosi perdi qualcosa di  bello, e sfrutti male quel tempo solo per pulire il pavimento. Pulire il pavimento avrebbe potuto essere una grande esperienza, e te la  sei persa.
 Il pavimento è pulito, ma qualcosa che può essere successo dentro di te non è successo. Se fossi stato  consapevole, la purificazione non avrebbe riguardato solo il pavimento, ma anche te stesso. Pulisci il pavimento pieno di coscienza,  illuminato di consapevolezza. Lavora, o siediti, o cammina, ma c'è qualcosa che dovrebbe essere il filo conduttore, con una certa continuità: illumina di consapevolezza ogni volta più momenti della tua vita. Lascia che la  candela della consapevolezza si accenda in ogni momento, in ogni atto. L'illuminazione non è altro che l'effetto cumulativo. L'effetto cumulativo (tutti i momenti uniti, piccole candele unite) dà per risultato una grande fonte di luce.>

sabato 22 giugno 2013

AMICI D'ANIMA

“Mi sembra di conoscerti da sempre!”
Vi è mai capitato di dire questa frase ad una persona appena conosciuta con la quale sentite un’affinità sorprendente?  A me è capitato frequentemente e, spesso, con persone che vivono dall’altra parte del mondo e che parlano lingue diverse.

E’ possibile che durante la nostra vita incontriamo  alcune persone che ci danno un tocco nell'anima, e pensiamo o diciamo : "Io ti conosco"; ma questo ‘ti conosco’ è un conoscersi da sempre, intimo, così intimo che sappiamo per certo che "qualcosa" ci unisce a lui o lei da tempo immemorabile.  La nostra mente non trova il “file” corrispondente e ci dà la definizione di “ incredibile o impossibile”, ma il cuore (il nostro vero centro) ce lo  sussurra  e da quel momento tutto il resto è meno importante. Quelle due anime si incontrano, e il loro incontro è una esplosione di energia che non può essere paragonata a nessun’ altra cosa. 

Forse è l'amore che abbiamo condiviso, esperienze di vita con i nostri cari, insieme con la nostra famiglia d'anima, sentiamo la necessità di viaggiare attraverso il Tempo per incontrarci di nuovo, e ri-sperimentare la gioia dell'incontro animico nella materia.
Magari abbiamo condiviso sogni, notti al chiaro di luna, incontri appassionati,   segreti e ci siamo incontrati in tempi diversi e in terre diverse, dai deserti alle pianure; forse ci hanno teso una mano, sono stati amanti, figli, genitori, amici dell'anima ..., sono legami di eternità che non ci lasceranno mai.
L’incontro potrebbe passare inosservato, ma quando accade, qualcosa si muove, forse qualche segno fisico, un modo di muoversi, un profumo naturale, alcuni ricordi istantanei ... chissà, un accordo di entrambi. Anche l'altra persona  può non  riconoscerci in un primo momento, perché la sua intelligenza, la sua cultura, i suoi problemi sono un velo che copre gli occhi e il cuore.
Eppure, a volte,  basta il semplice tocco delle sue mani, uno scambio di sguardi e la nostra anima riacquista slancio della memoria, di  vita, di gioia, di incoraggiamento a conferma che questo collegamento esiste,  è esistito e probabilmente esisterà anche in futuro, quali viaggiatori dell’Universo.