mercoledì 24 luglio 2013

PSICOLOGIA FAMILIARE: avere una sorella può avere effetti sul tuo carattere?

Sei figlio unico o hai una sorella?
Secondo un recente studio di psicologia dell'Università dell'Ulster (Irlanda del Nord) per i ragazzi avere una sorella può influenzare la formazione del carattere e della personalità in maniera positiva ed emotivamente più ricca.
Sono stati intervistati  ragazzi dai 17 ai 25 anni, ai quali sono state poste domande sui vari aspetti della propria personalità. E' emerso dall'indagine che la presenza di una sorella nell'ambito familiare possa aiutare ad esprimere le emozioni, ad avere migliori rapporti con i genitori e ad affrontare più apertamente i problemi, sviluppando così una personalità più equilibrata.
La presenza positiva delle sorelle incoraggia i maschi ad esternare con più facilità quello che provano, aiuta a stemperare le tensioni e migliora la comunicazione all'interno della famiglia. Si è notato, inoltre, che l'influenza femminile fa da supporto nei casi di separazione o contrasti fra i genitori, quando la paura e e le emozioni rischiano di avere un effetto devastante sui figli.
In ogni caso, secondo gli psicologi, un bambino che ha fratelli impara più facilmente a superare il proprio egocentrismo, ad aiutare gli altri, e un altro importante aspetto è quello di affrontare la diversità e la competizione;insomma, la famiglia con più figli diventa una palestra "sociale".
Per quanto riguarda i figli unici,in numero crescente nella nostra società,gli studi psicologici mettono in evidenza che questi potrebbero avere difficoltà nel gestire le emozioni all'interno del nucleo  familiare, avendo un rapporto esclusivo e di dimensione "verticale" con i genitori. Dal momento che non hanno la possibilità di un confronto alla pari con fratelli, sarebbe bene che frequentassero spesso altri bambini in modo da imparare a gestire i conflitti e a tenere conto del punto di vista dell'altro, cosa che invece  è abituato a fare un bambino con uno o più fratelli.
La realtà del figlio unico rende anche diverso il ruolo che i genitori si assumono.Molti tendono ad essere iperprotettivi ed ansiosi,ma dovrebbero porre attenzione allo sviluppo emotivo del bambino, aiutandolo a relazionarsi con amici o cugini, così da apprendere il senso del gruppo, della collaborazione e della condivisione.
In entrambi i casi, figlio unico o con fratelli, i genitori hanno un compito di guida, che i figli devono riconoscere, ma allo stesso tempo bisogna accettare e rispettare che i figli sviluppano idee ed interessi molto diversi.

mercoledì 17 luglio 2013

CONSAPEVOLEZZA E COSCIENZA COLLETTIVA

Nel mondo occidentale,  negli ultimi decenni , siamo stati testimoni di una  crescente insoddisfazione per la propria vita così com’è, si percepisce una spaventosa sensazione di inadeguatezza alla società in cui si vive, soprattutto da parte delle giovani generazioni,  che  purtroppo non sanno come affrontare le prove della vita e gli insuccessi e vedono nell’abbandono o nel suicidio la soluzione più plausibile.
Le responsabilità per questa involuzione etica sono tantissime, una di queste , secondo la mia  opinione, è da attribuirsi al ruolo non sempre positivo che hanno avuto i mass-media nella vita delle famiglie,e degli individui , i quali sono stati indotti dal sistema (Matrix non è solo un film)   a credere in un modello di società consumistica e vuota di valori.
 I modelli di personalità  presentati e di comportamenti definiti  “ trendy” hanno mal-educato almeno due generazioni di persone che  trascorrono la vita a paragonarsi a…, a raggiungere uno status uguale a…, senza mai interrogarsi su chi sono davvero e ad accettarsi così come sono.  D’altronde, nessuno glielo ha insegnato, meno che mai in famiglia, dove talvolta  (non voglio dire spesso) i genitori sono più “adolescenti” dei figli, i quali si dimostrano molto maturi di fronte a situazioni difficili ed impegnative.

Nella mia esperienza di insegnante nella scuola superiore, sono stata testimone di quanti figli hanno portato la “croce” di  genitori con problemi psicologici o di dipendenza, ed ovviamente è vero anche il contrario.
Possiamo affermare che spesso si è frainteso fra morale ed etica?
L’etica è stata identificata con la morale e questa è stata identificata con i costumi sociali,  perciò si è dato credito e ci si è adeguati a quello che l’opinione pubblica  ritiene giusto o sbagliato, onesto o disonesto, si deve consumare,  ci si deve divertire, ci si deve far raccomandare  ecc.
Frequentemente  questa morale  ha evidenziato ipocrisia, dissociazione ed è stata incentrata su  interessi  personali,  creando una distanza tra l’individuo e la sua collettività o Stato , del quale un individuo è parte integrante.
Qualcosa sta cambiando  nella nostra coscienza: essere consapevoli che ognuno di noi  non è separato dagli altri , ma invece parte integrante del Tutto e del mondo in cui viviamo offre una prospettiva diversa alla nostra vita e al futuro che vogliamo lasciare ai nostri figli.
Stiamo imparando che quello che succede intorno a noi è anche nostra responsabilità, e gli eventi, anche tragici, che accadono dall’altra parte del mondo toccano anche noi.
 Dobbiamo essere consapevoli che fare un’azione ingiusta, illegale, malvagia  verso qualcuno o verso la Terra vuol dire fare del male a se stessi , ai propri figli e al proprio popolo.
Tutto è strettamente interconnesso, se spargi veleno nella terra in cui coltivi o scorie  pericolose nei fiumi e nei mari, stai danneggiando te stesso  e il futuro della vita su questo nostro bel pianeta blu.
Siamo responsabili della nostra vita e di ogni nostra azione.

sabato 13 luglio 2013

CLAUDIO PAGLIARA: La via della guarigione.

Il  dott. Claudio Pagliara è un medico olistico e un oncologo illuminato, che abbiamo l'onore  e la gioia di avere al Sud, in Puglia.
Vanta un'esperienza trentennale in campo medico e oncologico, come medico volontario in Kenia e medico volontario presso la Comunità per tossicodipendenti Emmanuel. Attualmente è direttore scientifico dell'ARCA (Associazione di Assistenza e Ricerca per il Cancro), ed ha assistito gratuitamente centinaia di pazienti con tumore in fase terminale.
Recentemente ha pubblicato il libro: "La via della guarigione: curare la mente per curare il corpo, curare l'ambiente per curare l'uomo, curare lo spirito per curare il mondo",ed.Del Grifo.
Uno degli obiettivi del  dott. Pagliara nell'offrire il suo libro, sintesi di competenze umane e mediche acquisite "sul campo", è quello di far conoscere la medicina olistica e le sue grandi potenzialità, un nuovo modo più efficace di prevenire e guarire. Il percorso che egli suggerisce è quello del "Nosce te ipsum" (Conosci te stesso), poichè  l'essere umano nasce ricco di talenti ed è geneticamente programmato per il benessere e la felicità, ma nel corso del suo sviluppo dimentica di avere risorse grandissime e fondamentali per migliorare il proprio stato di salute e per guarire con maggior efficacia.

 Non avendo consapevolezza di avere dentro di sé queste energie e non sapendo come fare per utilizzarle, molte persone si abbandonano alla malattia, credendo sia solo un problema fisico  e che deve essere curato solo con i farmaci (medicina allopatica). La medicina olistica ,invece,si interessa  di curare l’essere umano nella sua globalità,non soltanto il suo aspetto biologico,ma anche il suo aspetto psicologico,sociale,spirituale e sessuale, e di curare il suo ambiente di vita e di lavoro.
Il dott. Pagliara,inoltre, tiene a sottolineare, nelle varie interviste rilasciate e nelle sue conferenze in tutt'Italia, che la medicina olistica non è una medicina alternativa, ma complementare a quella tradizionale. Bisogna rifondare la scienza medica e il suo modo di vedere l'uomo e la malattia,partendo dalla medicina olistica. L'essere umano può essere visto nelle tre dimensioni: biologica, psicologica e sociale, alle quali si aggiunge una dimensione spirituale e una dimensione sessuale, che abbracciano tutte e tre le dimensioni analizzate.
L’origine di una malattia,anche il tumore , risiede in molti fattori, di natura biologica, psicologica, sociale, nell'ambiente di vita e di lavoro, quindi anche la cura dovrà essere multifattoriale per essere efficace. E' tempo ormai di formare ed informare medici olistici che possano curare non solo il singolo organo o le singole malattie, ma l'uomo nella sua interezza, sempre visto nel suo ambiente di vita e di lavoro. La visione unitaria, olistica, dell'uomo è una necessità scientifica, nonchè etica,se vogliamo che la medicina sia più umana e più moderna. Come afferma il dott. Pagliara: "Solo percorrendo questa strada,sono sicuro,riusciremo a riprodurre i miracoli".
http://www.claudiopagliara.com/acquista-libro-la-via-della-guarigione/

giovedì 11 luglio 2013

Relationships :a new opportunity to learn about Love

When we are lovesick we often suffer from things such as longing for our partner or we hurt because of unmet expectations. We want to receive the same as we give,forgetting that loving means giving unconditionally.
We also believe we can change people, because we feel that our partner is our property and that s/he should conform to our needs that are often based on our own emotional wounds and perception of relationships.
This obviously is not unconditional love, it is love with conditions.
 In love relationships two people come together to share experiences and intimate emotional situations.
 When they separate they will follow their evolutionary path; thus when a relationship ends, it is common to feel certain emotions of failure and guilt, for the illusions that existed, for all that was created together.

But if we understand that this partnership was part of the learning, both for our own development and that of our partner, then we start seeing the separation in a different light and we can start appreciating the learning instead of seeing  the failure
If you separated from your partner or if a present relationship is not working out then consider it as an opportunity to grow and accept the challenge to change and move on, with or without your partner.
It is important to remember that we have everything we need and that the essence of our life is love. When we focus on "receiving" we will live conflicts and expressions of hostility towards ourselves and others. When we focus on "giving" we will live a sensation of peace and unlimited joy. Giving means extending love without conditions, without expectations and without boundaries.
 We can find peace of mind if we pay attention to giving and do not desire to receive something from the others or to change them.
The Universe always confronts us with a new opportunity to learn about love.

venerdì 5 luglio 2013

La scrittura come terapia

C'è un modo per allentare la tensione dalle emozioni negative e sentirsi meglio? Si. Scrivi una lettera, che non invierai, a qualcuno che ti ha fatto soffrire, anche se questa persona non è più in vita. Questo è un modo efficace per rilasciare le emozioni e sentirsi meglio.
Quante volte ci sentiamo preoccupati, intrappolati in un problema perchè facciamo resistenza e non lasciamo fluire i pensieri e le emozioni, senza "vedere" una possibile soluzione? La scrittura è uno strumento efficace per far pace con una situazione; scrivendo i nostri pensieri più neri e i sentimenti negativi su una situazione che ci riguarda porta spesso ad un senso di sollievo e a poter vedere le cose da un altro punto di vista. Anche provare ad elencare aspetti positivi di quella situazione può aiutarci a ridimensionare il problema e a trovare più facilmente una soluzione.
Gli psicoterapeuti chiedono spesso  ai loro pazienti di scrivere una domanda sulla situazione che li preoccupa o per cui sono angosciati, e di lasciar fluire liberamente pensieri ed emozioni  senza condizionamenti. Gli studi in questo campo hanno dimostrato che i pazienti che  tengono un diario sui loro pensieri e sentimenti rispondono meglio ai trattamenti, probabilmente perchè il corpo si rilassa man mano che rilascia la tensione e la negatività e loro si sentono meglio.


Anche scrivere una "lettera d'amore" può migliorare la comunicazione in una coppia, ognuno poi deciderà se farla leggere al proprio partner oppure no.
Il dott. John Gray, nel suo ormai storico libro su come migliorare i rapporti di coppia "Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere", suggerisce di  scrivere una lettera basandosi su 5 punti di rilevanza emotiva e sentimentale. Esprimere quello che ci turba nel rapporto, dalla rabbia alla paura, dal senso di colpa al perdono e al dire "ti amo e voglio che rimaniamo insieme" permette alla persona di rivedere ciò che ha scritto prima di condividerlo con il partner e avviare una comunicazione senza incomprensioni.
Infine, scrivere nel nostro diario ogni giorno, esprimendo gratitudine per ciò che già abbiamo ed elencare i doni spirituali e materiali che abbiamo ricevuto dall'Universo, amplifica il nostro benessere e programma il nostro subconscio ad aspettarsi sempre cose meravigliose nel nostro domani.
Provateci!

martedì 2 luglio 2013

Come ottenere la pace della mente:qualche suggerimento

La pace comincia con me.
Già antichi maestri spirituali, quali Buddha, Confucio ed altri, avevano espresso questo concetto sulla pace interiore, ma che per noi ,uomini e donne tecnologici, sembra così difficile da raggiungere.
 La pace non vuol dire  che  non ci siano conflitti o battaglie intorno a noi,per vivere bene dobbiamo portare la pace dentro di noi, rimanendo “emotivamente” distaccati da ciò che osserviamo, riducendo l’importanza degli eventi e ricordando che tutto è impermanente.
 Dallo Sciamanesimo tolteco, passando per le nuove teorie psicologiche e  varie tecniche di auto-guarigione, come per esempio  Ho’oponopono, e arrivando all’ultima  teoria del Transurfing di Vadim Zeland, possiamo renderci conto che siamo co-creatori della  nostra realtà e quindi, capaci di esercitarsi a cambiare il nostro modo di percepire gli eventi che viviamo e a controllare le nostre emozioni, quando queste ci fanno stare male.
 -Riduci la quantità di tempo che dedichi ai telegiornali e ai programmi TV.
-Stai lontano dalle conversazioni negative o deprimenti e dalle persone negative.
-Non essere geloso o invidioso degli altri. Essere gelosi significa che hai una bassa autostima e che ti consideri inferiore agli altri. Ricorda che sei un essere unico ed irripetibile.

-Accetta quello che non può essere cambiato. Questo ti aiuterà a risparmiare tempo, energia e preoccupazioni.
-Impara ad essere più paziente e tollerante con le persone e con gli eventi.
- Lascia andare il passato e concentrati sul momento presente. Non c’è necessità di  evocare ricordi spiacevoli e di immergerti in essi.
- Non prendere ogni cosa in maniera troppo personale; allenati a vedere la tua vita e le persone con più distacco emotivo e mentale, con meno coinvolgimento.  Il distacco non vuol dire indifferenza, mancanza di interesse o freddezza,  vuol dire la capacità di essere imparziali. Questa è una delle abilità più difficili da acquisire completamente, ma non ti preoccupare, prova e riprova.. siamo qui per imparare!
- Fai una respirazione profonda, diaframmatica, e pratica degli esercizi di concentrazione, bastano pochi minuti al giorno e ti aiuterà ad allontanare i cattivi pensieri e le preoccupazioni.
Creando la pace nel nostro mondo interiore, la portiamo nel mondo esterno, influenzando anche le altre persone.
Buona vita a tutti!