giovedì 29 agosto 2013

I quattro accordi di Don Miguel Ruiz

Don Miguel Ruiz è nato in una famiglia di guaritori messicani.
Sua madre era una curandera (una guaritrice) e suo nonno un nagual (sciamano) tolteco.
Ma lui decise di studiare medicina e diventare un chirurgo, solo in seguito ritornò in Messico, dove decise di riscoprire le tradizioni tolteche e diffonderle con un linguaggio semplice, immediato e coinvolgente.
I toltechi nascono come popolo tra il II e il VII secolo d.c. in Messico, nella città di Teotihuacan ("il luogo in cui l'uomo diventa Dio"). Sottomessi poi alla civiltà atzeca furono popolo di grandi artisti e scienziati, conservarono un forte senso artistico e spiccate capacità artigianali. Un divulgatore molto conosciuto della tradizione tolteca è stato Carlos Castaneda.
Nella tradizione tolteca un nagual ha il compito di guidare nel cammino verso la libertà.
"I quattro accordi"
Secondo Miguel Ruiz questi quattro "comportamenti" sono uno strumento di trasformazione che ci aiuta a smettere di giudicare, mettono fine al senso di colpa e liberano la nostra innata propensione all'amore.
Riuscire ad applicare con costanza e coerenza i quattro accordi significa scoprire un grande potenziale dentro di sé e riuscire a vivere in armonia con chi ci circonda.

Miguel Ruiz ci dice che ognuno vive nel proprio "sogno" e si crea il proprio mondo. Quando capiremo che non dobbiamo essere come ci vogliono gli altri inizieremo ad apprezzare la vita.
Ed eccoli i quattro accordi:
SII IMPECCABILE CON LA PAROLA: Parlate con integrità. Dite solo quello che pensate. Non usate le parole contro di voi o per spettegolare sugli altri. Usate il potere della parola al servizio della verità e dell'amore.
NON PRENDERE NULLA IN MODO PERSONALE: Niente di quello che fanno gli altri è causa vostra. Tutto ciò che fanno è una proiezione della loro realtà, del loro stesso sogno. Diventando immuni alle opinioni e alle azioni degli altri non sarete più le vittime di un'inutile sofferenza.
NON SUPPORRE NULLA: Trovate il coraggio di fare domande e di esprimere ciò che volete davvero. Comunicate con gli altri con la massima chiarezza per evitare incomprensioni, amarezze e drammi. Quest'unico accordo è sufficiente per trasformare completamente la vostra vita.
FAI SEMPRE DEL TUO MEGLIO: Il vostro meglio cambia di momento in momento, è diverso se siete sani o ammalati. In qualunque circostanza fate semplicemente del vostro meglio, rinunciando a giudicarvi, a farvi violenza e al rimpianto.

martedì 27 agosto 2013

Tutela dei MONUMENTI VIVENTI: La quercia Vallonea di Tricase (LE)

La Quercia Vallonea di Tricase è l’albero più antico del Salento. I suoi dati tecnici sono impressionanti:
Specie - Quercus ithaburensis subspecie macrolepis 
Altezza - 19 metri 
Circonferenza del tronco a petto d'uomo - mt.4,30 
Età - 900 anni (stima) 
Comune - Tricase 
Regione - Puglia 
Tra le molte leggende che girano attorno alla Quercia Vallonea di Tricase, una di queste riferisce che Federico II, durante una sua visita in Terra d’Otranto, dopo le battaglie di Barletta, abbia trovato rifugio sotto la chioma della quercia insieme ai suoi cento cavalieri in occasione di un temporale.
Per questo motivo l’albero è conosciuto anche come “Quercia dei cento cavalieri”. Ma, al di là del romantico ricordo leggendario, la Quercia  ha un valore immenso come monumento vivente, e noi abbiamo la fortuna e la gioia di  godere della sua presenza e di abbracciarla. Si, abbracciare un albero fa bene alla salute. Lo scrittore José Saramago ha raccontato che suo nonno, prima di morire, è sceso nell' orto e ha abbracciato i suoi alberi. Gli alberi sono campi di energia vitale, sono visti come un legame tra cielo e terra ed hanno la funzione di guardiani dell'ambiente. Recenti studi hanno rilevato che interagire con le piante e gli alberi influisce positivamente sui bambini a livello cognitivo ed emozionale, e già da tempo è stato dimostrato che le piante sono in grado di reagire alle emozioni umane. Noi siamo parte della natura e abbiamo il compito di tutelare i nostri alberi.

Finalmente l'Italia ha una legge che tutela gli alberi monumentali: la Legge 10/2013. L’art. 7 della nuova legge riporta le “disposizioni per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale”. A tal fine sono definiti i criteri per identificare un albero monumentale, rendendoli univoci ed omogenei su tutto il territorio nazionale:
"a) l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l’albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali;
b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani;
c) gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private."
Quindi entro un anno,dopo che i Comuni abbiano censito tutti gli alberi monumentali nel proprio territorio, ci si augura che avremo un database completo degli alberi monumentali su tutto il territorio nazionale.
Educhiamo quindi i nostri bambini, e anche gli adulti, ad amare e tutelare i nostri alberi.

giovedì 8 agosto 2013

Da un'idea italiana nasce il BED&LEARN

Nasce il Bed&learn: viaggiare insegnando o imparando.
L'antico concetto di baratto è stato rinnovato in maniera creativa, dando  vita ad un bellissimo progetto, quello di viaggiare insegnando le proprie competenze, oppure ospitando per imparare quello che ci piace. L'idea è tutta italiana, nasce in un piccolo paese tra Chieti e Pescara, San Giovanni Teatino, e il suo creatore è l'imprenditore Armando Verdini e il suo team dell'azienda informatica Tinfor Srl. Idea geniale che viene fuori da una discussione con il gruppo di lavoro a proposito di una lezione di inglese: e se l'insegnante si facesse ospitare  in cambio delle sue lezioni? A questo punto, dall'ipotesi alla realizzazione informatica dell'idea il passo è breve e nasce il  progetto Bed&Learn e il sito web www.bedandlearn.com.
Armando Verdini spiega che: "Si tratta di un sito in cui ci si può iscrivere gratuitamente, specificando dove si vorrebbe andare e insegnando cosa e intrecciare le proprie richieste con quelle di chi mette a disposizione la propria ospitalità perché desidera imparare qualcosa."

 Da imprenditore Armando sa che avrà bisogno di fondi per promuovere il sito, parzialmente il denaro arriverà dalla pubblicità e in seguito si potrebbe pensare ad una piattaforma di crowdfunding per ottenere dei finanziamenti. L'ambizione è imprenditoriale, Bed&Learn vuole diventare una piattaforma aperta a tutti, una rete reale di collaboratori, una struttura con persone che viaggino per verificare quello che viene offerto e dare garanzie ai propri iscritti. Già qualcosa si sta muovendo con le iscrizioni, perchè la rete è un mezzo di scambio di opportunità con un grande potenziale e, allo stesso tempo, alcune strutture B&B hanno già offerto il loro supporto, nei periodi di bassa affluenza turistica. Questa iniziativa va incontro all'esigenza di risparmiare, però non c'è da sottovalutare l'esigenza più profonda degli uomini e donne del nostro tempo, che vogliono viaggiare per fare nuove esperienze, per condividere e incontrare nuove persone e culture.
Complimenti ad Armando e ai suoi collaboratori; è così che si riparte, con le nostre idee, i nostri talenti e la nostra creatività! Cominciamo tutti a fare l'elenco delle cose che sappiamo fare e mettiamole a disposizione degli altri, non rimaniamo fermi a compiangerci per quello che abbiamo perso, guardiamo avanti. Ad maiora!

lunedì 5 agosto 2013

Le parole fanno la differenza

Uno dei processi per rieducare la mente consiste nel riconoscere che le parole che utilizziamo hanno un grande potere nella nostra vita.
Impariamo allora ad eliminare alcune parole dalla nostra comunicazione quotidiana; se vuoi usare una visualizzazione, puoi scegliere di immaginare di scriverle su un foglio e poi bruciarlo, ma qualsiasi strategia che ritieni valida farà al caso tuo.
Alcune delle parole che ci limitano sono:
 - Impossibile
 - non posso
 - se solo
 - ma

 - comunque
 - difficile
 - devo
 - dubito
 - ogni parola che mette te o qualcun altro in una categoria
 - ogni parola che ti porta a giudicare o a condannare gli altri o te stesso.
E' importante essere sempre gentile con te stesso. Se ti accorgi che continui ad usare una di queste parole, limitati a notare che è un errore da correggere e scegli di non sentirti in colpa per il fatto che hai sbagliato. Accorgersi è quello che fa la differenza, vedrai che qualcosa cambierà nella tua mente.
Sii consapevole che non puoi cambiare il mondo esteriore, nè puoi cambiare gli altri, però puoi cambiare il tuo modo di percepire il mondo, gli altri e te stesso.