Sei figlio unico o hai una sorella?
Secondo un recente studio di psicologia dell'Università dell'Ulster (Irlanda del Nord) per i ragazzi avere una sorella può influenzare la formazione del carattere e della personalità in maniera positiva ed emotivamente più ricca.
Sono stati intervistati ragazzi dai 17 ai 25 anni, ai quali sono state poste domande sui vari aspetti della propria personalità. E' emerso dall'indagine che la presenza di una sorella nell'ambito familiare possa aiutare ad esprimere le emozioni, ad avere migliori rapporti con i genitori e ad affrontare più apertamente i problemi, sviluppando così una personalità più equilibrata.
La presenza positiva delle sorelle incoraggia i maschi ad esternare con più facilità quello che provano, aiuta a stemperare le tensioni e migliora la comunicazione all'interno della famiglia. Si è notato, inoltre, che l'influenza femminile fa da supporto nei casi di separazione o contrasti fra i genitori, quando la paura e e le emozioni rischiano di avere un effetto devastante sui figli.
In ogni caso, secondo gli psicologi, un bambino che ha fratelli impara più facilmente a superare il proprio egocentrismo, ad aiutare gli altri, e un altro importante aspetto è quello di affrontare la diversità e la competizione;insomma, la famiglia con più figli diventa una palestra "sociale".
Per quanto riguarda i figli unici,in numero crescente nella nostra società,gli studi psicologici mettono in evidenza che questi potrebbero avere difficoltà nel gestire le emozioni all'interno del nucleo familiare, avendo un rapporto esclusivo e di dimensione "verticale" con i genitori. Dal momento che non hanno la possibilità di un confronto alla pari con fratelli, sarebbe bene che frequentassero spesso altri bambini in modo da imparare a gestire i conflitti e a tenere conto del punto di vista dell'altro, cosa che invece è abituato a fare un bambino con uno o più fratelli.
La realtà del figlio unico rende anche diverso il ruolo che i genitori si assumono.Molti tendono ad essere iperprotettivi ed ansiosi,ma dovrebbero porre attenzione allo sviluppo emotivo del bambino, aiutandolo a relazionarsi con amici o cugini, così da apprendere il senso del gruppo, della collaborazione e della condivisione.
In entrambi i casi, figlio unico o con fratelli, i genitori hanno un compito di guida, che i figli devono riconoscere, ma allo stesso tempo bisogna accettare e rispettare che i figli sviluppano idee ed interessi molto diversi.
Secondo un recente studio di psicologia dell'Università dell'Ulster (Irlanda del Nord) per i ragazzi avere una sorella può influenzare la formazione del carattere e della personalità in maniera positiva ed emotivamente più ricca.
Sono stati intervistati ragazzi dai 17 ai 25 anni, ai quali sono state poste domande sui vari aspetti della propria personalità. E' emerso dall'indagine che la presenza di una sorella nell'ambito familiare possa aiutare ad esprimere le emozioni, ad avere migliori rapporti con i genitori e ad affrontare più apertamente i problemi, sviluppando così una personalità più equilibrata.
La presenza positiva delle sorelle incoraggia i maschi ad esternare con più facilità quello che provano, aiuta a stemperare le tensioni e migliora la comunicazione all'interno della famiglia. Si è notato, inoltre, che l'influenza femminile fa da supporto nei casi di separazione o contrasti fra i genitori, quando la paura e e le emozioni rischiano di avere un effetto devastante sui figli.
In ogni caso, secondo gli psicologi, un bambino che ha fratelli impara più facilmente a superare il proprio egocentrismo, ad aiutare gli altri, e un altro importante aspetto è quello di affrontare la diversità e la competizione;insomma, la famiglia con più figli diventa una palestra "sociale".
Per quanto riguarda i figli unici,in numero crescente nella nostra società,gli studi psicologici mettono in evidenza che questi potrebbero avere difficoltà nel gestire le emozioni all'interno del nucleo familiare, avendo un rapporto esclusivo e di dimensione "verticale" con i genitori. Dal momento che non hanno la possibilità di un confronto alla pari con fratelli, sarebbe bene che frequentassero spesso altri bambini in modo da imparare a gestire i conflitti e a tenere conto del punto di vista dell'altro, cosa che invece è abituato a fare un bambino con uno o più fratelli.
La realtà del figlio unico rende anche diverso il ruolo che i genitori si assumono.Molti tendono ad essere iperprotettivi ed ansiosi,ma dovrebbero porre attenzione allo sviluppo emotivo del bambino, aiutandolo a relazionarsi con amici o cugini, così da apprendere il senso del gruppo, della collaborazione e della condivisione.
In entrambi i casi, figlio unico o con fratelli, i genitori hanno un compito di guida, che i figli devono riconoscere, ma allo stesso tempo bisogna accettare e rispettare che i figli sviluppano idee ed interessi molto diversi.
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